Analisi delle tipologie di acquisto delle risorse in azienda

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Un aspetto molto importante nella gestione d’azienda e nella gestione del sistema valore, è la gestione degli approvvigionamenti e quindi degli acquisti. Se è vero che un azienda crea valore trasformando delle risorse (input) in prodotti o servizi a valore aggiunto (output), l’approvvigionamento di queste risorse è sicuramente fondamentale. Sebbene i beni acquistati da un’azienda sono di carattere molto vario, questi possono essere separati in due macro-categorie fondamentali:

  • Acquisti Diretti: sono i beni e le materie prime che contribuiscono direttamente all’ottenimento del prodotto finito;
  • Acquisti Indiretti: tutto ciò che non confluisce direttamente nel prodotto finito, ma che comunque è necessario all’ottenimento dello stesso.

Facendo riferimento alla Catena del Valore di Porter, si può riassumere il tutto dicendo che gli acquisti diretti rappresentano tutto ciò che serve per svolgere le funzioni primarie dell’azienda, mentre gli acquisti indiretti soddisfano le esigenze delle attività di supporto.

Per le attività primarie quindi si necessita di acquisti diretti che sono caratterizzati da poche varietà di prodotti di cui in genere ci si rifornisce da pochi fornitori. Il tasso di rotazione di questi prodotti è elevato in quanto sono necessari alla produzione del finito, e proprio per questo i volumi di questi articoli dipendono dalle pianificazioni di produzione.

Gli acquisti indiretti invece, necessari alle attività di supporto, sono caratterizzati da un’ampia varietà di beni che arrivano da molti fornitori diversi. Il tasso di rotazione è basso e gli acquisti vengono fatti tramite pianificazioni ad hoc legate al consumo storico o a decisioni previsionali di lungo termine. In genere vengono chiamati anche MRO, ovvero Maintenance, Repair and Operating Materials. Una categoria importante di acquisti indiretti, che viene a volte anche indicata come una categoria a parte, sono i beni di investimento. Questi sono beni che non verranno subito usati o rivenduti, ma verranno sfruttati su ampi archi temporali e per questo ammortati nel bilancio. Possono essere di tipo materiale (come investimenti per la creazione di impianti di produzione) o immateriale (come l’acquisizione di brevetti o licenze).

Sebbene fare una distinzione del genere è immediata se si tratta di aziende che producono beni materiali, come si può fare un’analisi degli acquisti di un’azienda che fornisce servizi? Il tutto si semplifica facendo una distinzione tra le diverse tipologie di aziende fornitrici di servizi:

  • imprese commerciali, si occupano esclusivamente di acquisto e rivendita di prodotti finiti, perciò gli acquisti diretti sono essenziali;
  • imprese di servizi product based, forniscono un servizio che per essere eseguito necessità di una quantità rilevante di prodotti fisici;
  • imprese di servizi puri, non trattano nessun tipo di bene materiale.